Ti è mai capitato di guardarti indietro e chiederti quante occasioni hai lasciato andare senza nemmeno provarci? A volte basta un pensiero rapido, quasi automatico, per farci mollare: “Non ce la farò”, “Non è il mio momento”, “Meglio non rischiare”. Piccoli freni che, sommati, diventano confini invisibili.
Forse anche tu, almeno una volta, hai pensato: “Non sono abbastanza bravo.” “È troppo tardi per cambiare.” “Non riuscirò mai a farcela.”
Frasi così nel coaching si chiamiamo convinzioni limitanti, pensieri radicati che guidano le nostre scelte più di quanto immaginiamo. A volte non le notiamo nemmeno, ma determinano come affrontiamo le sfide, come reagiamo ai cambiamenti e persino quali possibilità decidiamo di cogliere o ignorare.
Riconoscerle è il primo passo. Solo allora diventa possibile trasformarle in convinzioni più funzionali, più solide, capaci di dare energia invece di sottrarla. È da lì che nasce la fiducia necessaria per avvicinarsi alla vita che desideriamo davvero.
Ciao, io sono Solange Borsellini, coach professionista, e credo profondamente che ogni percorso di cambiamento inizi quando riportiamo davvero “Al Centro la Persona”.
Nel mio lavoro ho incontrato persone competenti, brillanti, spesso piene di talento, ma bloccate da un dialogo interiore rigido e svalutante. Mi hanno detto frasi come: “Non sono abbastanza preparato per quel ruolo”, “In fondo non ho fatto nulla di speciale”, oppure “Nella mia vita va sempre tutto storto”.
Dietro queste parole si nascondevano convinzioni limitanti che le spingevano a restare dove si sentivano al sicuro, rinunciando però a nuove opportunità.
Quando nel coaching si porta luce su queste convinzioni succede qualcosa di potente: ci si rende conto che non descrivono la realtà, ma una percezione. E da quel momento inizia la riscrittura interiore.
Un pensiero come “Non sono pronto” può trasformarsi in “Posso imparare ciò che mi serve”.
E quando cambia il modo di pensare, cambia anche il modo di agire: si affrontano nuove sfide, si chiedono riscontri, si decide con più fiducia. È lì che avviene la trasformazione, non solo professionale ma personale.
Ogni cambiamento nasce da una presa di coscienza. Spesso non serve rivoluzionare tutto: basta iniziare a osservare i propri pensieri con attenzione, distinguendo quelli che supportano il nostro cammino da quelli che ci trattengono.
Le convinzioni limitanti possono essere ostacoli, ma anche la porta d’ingresso verso un percorso di crescita.
Se ti riconosci in alcune di queste frasi, o se senti di non esprimere tutto il tuo potenziale, sappi che è un cammino possibile, passo dopo passo. Il primo gesto è scegliere di guardarti dentro e concederti la possibilità di cambiare prospettiva.
Ogni volta che metti in discussione un “non posso”, ti avvicini a ciò che desideri davvero. Ed è spesso lì che comincia la parte più significativa del percorso.
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Fallo il prima possibile: potrebbe essere l’inizio del tuo cambiamento.
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